Avvenne il 15 agosto 2007 in Germania, ad opera di esponenti della ‘ndrangheta, davanti a un ristorante italiano che recava l’insegna “Da Bruno”. Cinque delle persone uccise erano originarie della provincia di Reggio Calabria, più precisamente dell’Aspromonte. Le sei vittime furono notate da un passante intorno alle 2,30, quattro in una
Volkswagen Golf, le altre due in un furgone Opel. Sul posto vennero ritrovati 79 bossoli. Ogni vittima aveva ricevuto il colpo di grazia in testa. I corpi erano quelli di Tommaso Venturi, 18 anni, Francesco Giorgi, 16 anni, Francesco Pergola, 22 anni, Marco Pergola, 20 anni, Marco Marmo, 25 anni, Sebastiano Strangio, 39 anni, chef e proprietario del ristorante, affiliato alla ‘ndrina Pelle-Vottari. Le indagini furono condotte con la
collaborazione tra la polizia tedesca e la polizia Strage di Duisburg , olio su tela, italiana. Si dice che si festeggiasse un compleanno, ma il ritrovamento di un santino bruciacchiato
nella tasca dei pantaloni di Tommaso Venturi ha fatto pensare a un rito di affiliazione tipico della mafia calabrese. In data 12 luglio 2011, la Corte d’Assise di Locri ha condannato all’ergastolo Giovanni Strangio, Gianluca Nirta di 42 anni, Francesco Nirta, Giuseppe Nirta di 71 anni, Francesco Pelle di 34 anni, Sebastiano Romeo di 34 anni, Francesco Vottari di 40 anni e Sebastiano Vottari di 28 anni.