L’eccidio di Monte Sole (più noto come strage di Marzabotto, dal maggiore dei comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna, nel quadro di un’operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la formazione partigiana Stella Rossa. La strage causò circa 1830 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), e costituisce uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati. Nella frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione atterrita si rifugiò in chiesa, raccogliendosi in preghiera. Irruppero i tedeschi, uccidendo un sacerdote e tre anziani. Le altre persone, raccolte nel cimitero, furono mitragliate: 195 vittime, di 28 famiglie tra cui 50 bambini. Fu l’inizio della strage. Ogni località, ogni frazione, ogni casolare fu setacciato dai nazisti.