Il 2 aprile 1982, qualche anno dopo l’omicidio del giudice Montalto, la mafia trapanese torna all’attacco con un attentato per eliminare il giudice Carlo Palermo, che si era trasferito da Trento a Trapani ed era sulle tracce di un traffico internazionale di armi. Gli assassini vedono, accanto alla macchina blindata del giudice, un’utilitaria su cui c’erano tre persone, ma non esitano lo stesso a premere il bottone che provoca l’esplosione. Muoiono la signora Barbara Rizzo Asta e i due gemellini Giuseppe e Salvatore Asta, di sei anni. La sorella Margherita, quella mattina aveva deciso di non andare a scuola e si salva. Diventerà poi una dirigente provinciale di Libera.