Consigliere capo della Procura della Repubblica di Palermo, fu l’ideatore del pool antimafia, in cui lavorarono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che, sotto la sua guida, prepararono il lavoro istruttorio del maxiprocesso. È stato il primo magistrato a recarsi nelle scuole per
parlare della mafia e dei danni della droga, poiché credeva nel coinvolgimento dei giovani. Chinnici è forse la figura più nobile e più alta espressa dalla magistratura siciliana.
Venne ucciso il 29 Luglio 1983 con un’autobomba imbottita di esplosivo, presso la sua abitazione in via Pipitone Federico a Palermo. Insieme a lui persero la vita Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, uomini della sua scorta, e il portiere Stefano Li Sacchi.