Nel 1866, (16-22 settembre), Palermo, mentre infuriava il colera, che aveva fatto 53.000 vittime, un gruppo di 4000 rivoltosi esasperati dalle prepotenze dei “savoiardi”, assaltò la prefettura e la questura uccidendo i responsabili, e tenne in mano la città per sette giorni e mezzo. Il governo proclamò lo stato d’assedio, inviò l’esercito e alcune navi da guerra della Regia Marina, coadiuvate da navi inglesi. Tra i militari ci furono 200 morti, tra i civili oltre mille, molti dei quali arsi vivi o fucilati senza motivo.